Quando si inizia una nuova vita, una nuova esperienza, portiamo con noi un carico di speranze enormi. Tutti ti augurano tante belle cose e sembra invidino la tua voglia di cambiamento. E’ sempre bello farsi entusiasmare e partire carichi al massimo, ma poi?
Mi sembra sia passato così poco tempo da quando ho deciso di investire su un faticoso e costoso trasloco, ma sembravo decisa…decisa a rimanere in questa città a lungo, decisa nel voler rimanere in questa nuova realtà, decisa.
Oggi, quasi due anni dopo, sto cercando di inscatolare delle emozioni e vi assicuro che non è per niente facile e non solo perchè ci sono 40 gradi all’ombra.
Ho sentito il bisogno di sedermi sul divano per lasciar scendere quelle lacrime che ho represso sin dall’inizio di questo ingrato compito. La fatica dei miei genitori, gli sforzi negli anni, i momenti belli e i momenti brutti, le borse, le scarpe, i ricordi…nulla è facile da spostare senza venire toccati in punti dell’anima che rendono subito fragili.
E con sguardo perso tendo a chiedermi….ma ho raggiunto quello che volevo? E’ arrivato ciò che mi aspettavo?…insomma, come direbbe Franz, è arrivato il momento del bilancio…ma non sono sicura di volerlo fare. E’ molto più facile tenere davanti a se i traguardi raggiunti che pensare alle sconfitte, anche se forse si dovrebbe ragionare molto su entrambi.
Si sta lentamente chiudendo un grande e importante capitolo, avrò molto lavoro da fare in queesti giorni, più con me stessa che con gli scatoloni.
E poi parto e si resetta tutto…o quasi….COSA NON SI RESETTERA’?