…mano a mano che mi avvicino a Riverside la temperatura sale e proprio quando raggiunge i 100° Farenheit è giunto il momento di scendere. Sono le 2pm. La città e deserta….ma mi convinco che sia così solo per il caldo.
Mi dirigo all’Intenational Village. Firmo tutte le carte necessarie per il check-in, pago e senza che mi dicano nulla mi ritrovo nella mia stanza. Un salottino di 8X4 metri con 4 porte che danno accesso a 4 camere doppie microscopiche. Ok, è ufficiale, mi manca l’aria. Piangere sarebbe inutlie…rimbocchiamoci le maniche, andiamo a pranzo, riflettiamo…c’è sempre una soluzione.
Alcune ore dopo ho disdetto il contratto(con tanto di mora) e sono in un albergo, quantomeno finalmente sono in un posto pulito e accogliente dove poter riposare, navigare su internet e riflettere.
Nei giorni a seguire la città continua a essere totalmente diversa, soprattutto il campus universitario, i miei unici amici si chiamano M&M’s e Mac….che fatica. La sensazione di soffocamento stava prendendo il sopravvento…
Dopo aver deciso di tenere la macchina a noleggio per altri 4 giorni, inizio a cercare annunci, alloggi e quantaltro mi possa aiutare a risolvere la mia situazione.
A tutto ciò seguono paura, panico, dubbi, telefonate disperate, shopping(quello ci sta sempre :-P), visite ad appartamenti(credetemi ho visto le peggio cose), camionate di telefilm, mail con i contatti americani…la situazione cambierà? Migliorerà?
Si, lo sapete…dopo alcuni giorni ho visitato una casa bellissima, mi offrivano una stanza per 600$ al mese spese comprese. La casa era enorme, la famiglia fantastica, la vista mozzafiato….ma distava 30 min da scuola. Così ho deciso che almeno fino al primo novembre sarei rimasta lì…poi però….ho conosciuto meglio gli inquilini di quella casa e ho deciso che non avrei potuto fare a meno di loro. Sono arrivata….la mia vera nuova vita sta iniziando!