Quella mattina la casa era deserta. Non c’erano nè luci, nè rumori…si sentiva a malapena il ticchettio della pioggia contro i vetri delle finestre. Federica non era più abituata a svegliarsi con quel rumore, ma si accorse, in poco tempo, di quanto le era familiare.
Non aveva più sonno, ma restò a letto e richiuse gli occhi e per un attimo ripensò a Milano, alla famiglia, agli amici, alle esperienze, alle sfide, alle difficoltà, ai sogni…
Quando riaprì gli occhi sorrise, ora tutto quello era lontano, molto lontano. Aveva guadagnato la serenità e voleva raccontarla al mondo, ma era già stufa di quello Skype. Provava quel senso di malinconia per le cose bellissime della vita rimaste a casa, ma non era un sentimento negativo, piuttosto la voglia di voler ripensare agli affetti. I suoi amici brasiliani le avevano insegnato che in Brasile c’è un termine per tutto questo: SAUDAGI.
Scivolò fuori dal letto sorridente e iniziò la sua splendida domenica di fronte a una buona colazione.
Saudades de você!!! Beijos!!!
ciao Fede…anche tu manchi un sacco qui…non sai quanto soprattutto in questo momento…a presto…Les
Tesssoro…e che succede??? Lo sai no che il 21 notte sono a casetta friulana???