Alcuni giorni fa una mia amica mi ha invitata a teatro. Avevo talmente tanta voglia di vederla che quasi non le ho chiesto di che spettacolo si trattasse e probabilmente non lo avrei fatto se ieri un mio amico non mi avesse chiesto delucidazioni in merito. Così verso le 3 pm ho scoperto che saremmo andati a vedere ‘LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR’ al teatro Leonardo da Vinci a Milano: una commedia di Shakespeare, tradotta e adattata da Valeria Cavalli che rimarrà in scena fino al 31 dicembre(consiglio a chi può di non perdersela).
Questa è una delle meno note opere di Shakespeare, difficilmente vista in scena a causa della trama intrecciata e delle numerose sotto-storie che si aggrovigliano. Si dice che Elisabetta, allora regina di Inghilterra, stufa di tragedie cupe, abbia chiesto a Shakespeare un’opera in cui l’ormai noto caratteraccio di Falstaff venisse burlato. Le allegre comari di Windsor è un’opera decisamente divertente, ma allo stesso tempo è un perfetto spaccato della vita cittadina piena di quella sottile crudeltà che abita nelle persone che la vivono quotidianamente.
La compagnia ‘Quelli di grock’ ha fatto un lavoro degno di nota e la rivisitazione di Valeria Cavalli è brillante. In circa due ore e mezza di spettacolo è difficile annoiarsi, la recitazione si alterna al canto e l’illuminazione crea suggestive variazioni sul palco riuscendo sempre a rendere al meglio l’idea dei cambi di luogo. I versi di Shakespeare si alternano spesso e volentieri ad un delicato turpiloquio, a termini in inglese e a canti allegri. La commedia vorrebbe nn solo divertire, ma anche far riflettere sulla borghesia ammuffita e superficiale che si accanisce contro chi non si adatta al flusso della vita cittadina, ma il buon umore che trasmette l’esibizione fa quasi dimenticare di riflettere sulla buona e vecchia morale.
Insomma, lo spettacolo e le brillanti canzoni diffondono il buon umore in sala, giusto per rallegrare ulteriormente il periodo natalizio, quello di tutti, non solo il mio….quello è ormai sempre positivo, perché di nuovo sono con splendidi amici e soprattutto perché infondo…
‘è bello partire perché è bellissimo tornare’
Namastè.