E mentre tutto va avanti e vivi il tuo presente a lezione, pensando un pò a come impostare il futuro, ti arriva una notifica Facebook: qualcuno ha commentato un tuo post. Ed ecco lì, una foto della tua tesi di laurea appena rilegata, di cui puoi sentire ancora il profumo della colla.
D’altronde sono passati solo sette mesi da quando tu eri lì che ti facevi in quattro per raggiungere quell’obiettivo e ora è superato e quasi accantonato in angoli di memoria tuoi e delle persone care che erano lì con te, quel magnifico e TANTO TANTO ATTESO giorno(ed è anche accantonato nella MMC di quel pigro di tuo fratello che non ti ha ancora mandato le foto).
E ora ti riconosci poichè quello che stai cercando di ottenere è diverso, ma quello che fai è uguale: ti scindi tra presenza fisica e virtuale, ti flagelli pur di attivare la tua propensione al multitasking costantemente, ti ricordi a stento di mangiare(si, anche a me succede :-P) e sei letteralmente sommerso da carte, libri, riviste, post it, tazze di te e quantaltro. Il tempo che passi con gli amici cerchi comunque di renderlo fruttuoso in termini di obiettivi, sfrutti anche solo una camminata da un posto all’altro per parlare con qualcuno di qualcosa, non vedi l’ora di essere in macchina per telefonare a casa(rigorosamente con gli auricolari al collo), fai vacanze ‘pilotate’ dalla necessità di inseguire colloqui, ricerche di mercato e posti che stimolino positivamente la tua creatività, gestisci e vivi ogni tuo secondo di vita con coscienza, cercando di massimizzare il tempo in ogni singola attività, non voglio nemmeno mettere un punto perchè solo così rendo l’idea di cosa significhi essere inseguiti dalla burocrazia quando ancora si è concentrati nello studio, lettura, …per parlare con gli amici ci vuole un appuntamento su Skype, arrivi a scuola alle 9 am e quando esci, 5 minuti dopo, sono le 10 pm e fa buio fuori, e ti meravigli di come ti sia potuto succedere, visto che comunque non ti sembra di aver fatto abbastanza rispetto a quello che avresti dovuto fare e per quando sei arrivato a casa, dopo che hai usato quei 20 min per parlare al tel con qualcunaltro, hai già un perfetto della serata e della mattina dopo, che ti fa venire un discreto mal di testa.
Sì, è vero che ho detto che adoro fare piani per poi distruggerli, però prima o poi le cose che s’han da fare bisogna smaltirle…e le virgole le ho messe solo perchè poteste capire qualcosa, perchè in realtà non c’è tempo nemmeno per quelle.
Per fortuna che quando ti riguardi indietro sorridi perchè sai che hai già passato un periodo così, e sai anche che finisce, per poco, ma finisce e potrai respirare e nuovamente renderti conto che ogni grande sacrificio viene sempre premiato.
Quelle interminabili ore tra la copisteria di Milano, la segreteria della Cattolica, l’ansia di perdere la borsa di studio per Riverside…le rivivrei tutte, per ritornare nuovamente a essere dove sono ora. Ma ora inizia una sfida nuova: rimanere qui.
Ma come dicevo nel primo post di questo blog…se lo voglio….