Ero a camminare sul lungomare con Frankie, come quasi ogni sera verso le 7 pm: al tramonto. Non credo riuscirò mai a descrivere cosa avvenga in quella fascia oraria, nè dentro nè fuori di me. E’ pura magia. Visiva, olfattiva e musicale.
Le onde, il sole, il cielo, qualche delfino, i passanti, i loro cani, gli skaters, i ciclisti, bambini, giovani, adulti e anziani. E’ tutto da osservare ed è tutto fantastico.
Poi ci sono i gabbiani. E fino a ieri pensavo che ci fossero solo gabbiani. E ogni tanto, quando arrivo in fondo al molo tra Venice e Marina del Rey, mi fermo e guardo su su in alto seguendo il loro volo.
Ieri, prima di arrivare in fondo al molo, con la coda dell’occhio, mi è sembrato di scorgere un gabbiano in picchiata. Ma picchiata netta, come se fosse improvvisamente morto. Mi sono soffermata per capire cosa potesse essere stato, magari un semplice gioco di luci.
Pam. Un altro. Manco gli avessero sparato. Così…all’improvviso, angolo di 90° e giù.
Ho iniziato a ridere di gusto, sì, da sola. Erano davvero buffi. Sembra di guardare l’ultimo animation movie comico della pixar. Erano semplici pellicani a ‘caccia’ di pesci’, sembravano gabbiani suicidi.
Dopo un pò ho dovuto tirar fuori il telefono, far finta di parlare con qualcuno, per giustificare le mie risa in solitaria.
Sempre più da internare. 🙂
devo dire che un gabbiano suicida mi mancava, eppure ne ho visti tanti nelle mie peregrinazioni nel nord del mondo. 🙂
Niente male quel boardwalk se suscita quella miriade di emozioni, suoni,
colori, volatili e risate. Una camminata che rinfranca lo spirito.