Mi piace o non mi piace?

Mi piace l’idea di Marica:

Mi piace l’aria fresca del mattino e sentire che piano piano tutte le vite si svegliano e si mettono in moto.

Non mi piace il bip bip del carro attrezzi sotto casa che ogni mattina pizzica qualcuno in sosta vietata.

Mi piace la sensazione delle lacrime che mi rigano il viso al tramonto a causa del vento. Non sto piangendo, ma mi fa pensare che sia così, e mi piace.

Non mi piace andare a fare la pipì ogni dieci minuti.

Mi piace il profumo di Vetiver presto la mattina, come se ci fosse un uomo sul mio letto.

Non mi piace quando sono insicura, indecisa e non so cosa fare della mia vita e me ne sto sul divano a guardare Mad man.

Mi piace fare colazione da Wholefoods seduta fuori e puntualmente incontro C., al telefono, ma è come se fosse seduta allo stesso tavolo.

Non mi piace stare tutto il giorno al chiuso.

Mi piace quando verso le 6 del pomeriggio i miei coinquilini tornano a casa e la casa si riempie di gioia, freschezza e racconti.

Non mi piace vedere che infondo, quando si tratta di relazioni, ho spesso ragione.

Mi piace mangiare. Tanto e bene.

Non mi piace sforzarmi di non essere spontanea e controllarmi quando altrimenti sarebbe tutto molto più semplice.

Mi piace tantissimo parlare. Ma le poche volte che ci capita di incontrare qualcuno che abbia qualcosa di bello da dire, ascolterei per giorni.

Non mi piace non riuscire ad essere me stessa perché ho paura.

Mi piace guardare i bambini, le coppie, le famiglie.

Non mi piace….il ginocchio destro che continua a farmi male.

Mi piace commuovermi davanti a un nonnulla.

Non mi piace tutto ciò che è finto, frettoloso e senza un perché.

Mi piace sentirmi addosso gli occhi di qualcuno, soprattutto se dimostrano una forte attrazione dominata da desiderio ed interesse.

Non mi piace non dire quello che penso quando lo penso e di conseguenza non mi piace non capire ciò che penso.

Mi piace vedere che se devo scrivere cosa mi piace non ci devo pensare un solo secondo, mentre per il non mi piace ci devo pensare parecchio.