Insomma, la mattinata è poco più che appena iniziata e mi sono già successe delle cose alquanto simpatiche.
La prima è sicuramente la più curiosa e vorrei condividerla con voi. Stamane, non appena sono riemersa dai meandri della metropolitana, mi hanno dato un flyer, un volantino, uno come tanti altri, ma era piccolo e ha sollecitato la mia curiosità: una baby sitter? una persona che cerca lavoro?
Nulla di tutto questo, ecco cosa recitava il volantino:
Io so cos’è e comunque ho trovato questa cosa alquanto bizzarra. Ho pensato, ‘ma che metodo è questo?’, ‘perchè lo fanno?’, ma soprattutto mi sono chiesta ‘come reagiranno le persone che ricevono questo ticket?’
Così ho subito fatto una mini indagine nel mio cervello: se non l’avessi saputo, se fossi più giovane, se fossi più vecchia, se fossi uomo,…cosa avrei fatto? L’indagine è proseguita quando sono arrivata in ufficio, trasformandosi in un mini sondaggio ai colleghi. Beh come sempre più del 50% (stiamo parlando di un campione di 7 persone) non avrebbe preso il biglietto o lo avrebbe buttato subito via (non mi soffermerò sulle diverse imprecazioni di rifiuto), la restante percentuale si divideva così:
PERSONA 1 – ‘avrei cercato su Google’
PERSONA 2 – ‘ah sì, lo conosco. Sono stata Buddista per sei mesi e recitavo questa cosa continuativamente di fronte a un muro bianco’
PERSONA 3 – ‘mh?!?’
Insomma, non è mica una forma di comunicazione così usuale. L’unica tua speranza è cercare di stimolare la curiosità del prossimo, ma….non siamo mica tutti curiosi come me, che pur sapendo cosa fosse ho cominciato a farmi mille pippe mentali per tentare di capire l’azione.
Ho addirittura pensato che tutti i buddisti del giorno stessero cercando di creare un momento di preghiera mondiale, il loro mantra detto e pensato da tutti.
Ma adesso la curiosità non è mica terminata? Quindi, prima di tutto darò un’occhiata a cosa succede cercando il mantra su Google, dopodichè verificherò se qualcun altro parla di questa azione di ‘marketing religioso’.
Il primo risultato della ricerca mi riporta, ovviamente a Wikipedia. Cliccando sul link potrete accedere alla breve descrizione. Poi ci rimanda a youtube, ed ha anche, ovviamente, una pagina su Facebook. Ecco, forse mi sarei dovuta soffermare di più sul significato della parola ‘mantra’ che io conosco grazie allo yoga, ma forse non è così scontato. Il vocabolario Hoepli lo definisce così ‘Formula magica o preghiera della tradizione induista e buddista.’. Forse un pò riduttivo, addirittura ‘magico’. Insomma, anche in questo caso su wikipedia si trovano più informazioni e guardando su Youtube riuscirete sicuramente ad avere un’idea migliore della cosa.
Vabbè, mi sto dilungando troppo a spiegare una cosa che a malapena conosco. Cerchiamo di vedere se riusciamo a scoprire qualcosa in più.
Innanzitutto ‘non si scherza più‘ mi fa subito capire che questa è una pratica buddista diffusa, quantomeno nella capitale della Lombardia (come sempre mi affido a ricerche/sondaggi su innumerevoli campioni). fantastico, ho trovato di tutto e di più. Alcuni sostengono che ci sia un pazzo a Milano che faccia questo su sola iniziativa personale. Qualcuno attribuisce la colpa a ‘The Scientology’, io nemmeno sapevo fossero a Milano, ma figuriamoci se farebbero una cosa del genere per mettere in cattiva luce i Buddisti. Comunque sia c’è una percezione generale negativa: ‘la pubblicità è l’animo del commercio’ oppure ‘Ma io mi chiedo..ma è normale questa cosa? io ci sono rimasta male. E’ come se questa pratica fosse diventata “commerciale”, passatemi il termine. Che senso ha distribuire un mantra senza darne una spiegazione?’.
Però non ho trovato molto altro. Ho chiesto a un esperto in merito alle religioni, vediamo se sa fornirmi informazioni più dettagliate. Intanto, se questo post vi ha incuriosito, vi invito a leggere ‘iGod‘ di Daniele Bolelli, ‘Istruzioni per l’uso di una religione fai da te’: una lettura per i curiosi in fatto di religioni. Forse ne avevo già parlato.
“Questo libro è una chiamata alle armi. E’ un invito a confrontare le questioni essenziali che sono all’origine delle religioni e della vita. Un invito a mettere in discussione tutti quei valori, quelle credenze, quelle visioni del mondo che finora l’umanità ha considerato sacre. Insomma non è un’avventura per chi pensa in piccolo. Questo libro è una guida galattica per chi vuole spazzare la polvere dai sistemi di pensiero su cui si fonda il nostro modo di essere. Spazzare il campo, per trovare quello giusto per sè stessi”.
ecco a vivere in campagna queste cose non ti succedono…..
ho segnato il titolo del prof Bolelli, grazie!