Daniele V. abita a Zeglianutto in provincia di Udine ed è il direttore dell’Ufficio Postale di Treppo Grande.
Nel poco tempo libero che gli resta lavora al muretto di casa sua.
Qualcuno vocifera che siano passati almeno 5 anni da quando ha iniziato.
Lui dice che gli manca il tempo.
Gli altri dicono che è un gran chiacchierone.
Dopo aver passato 30 minuti a chiacchierare e a farmi spiegare come si tira su un muro ho proseguito la mia camminata.
Quando sono ripassata da li un’oretta dopo, stava chiacchierando con qualcun’altro.
Comunque non sono ancora riuscita, nonostante le numerose domande, a capire dove abbia imparato: da giovane? In televisione? Da un amico? Tutorial su Youtube?
‘La parte più difficile’, mi spiega, ‘è reperire le pietre, soprattutto quelle ad angolo, le devo trovare così, io non le taglio mica!’. Così ho scoperto che non ci sono posti dove reperire le pietre. Se le prendi nei fiumi è considerato un furto vero e proprio, se le trovi nei campi stai ore a pulirle. ‘Un biel lavoor’, come si dice in friulano per dire, in modo ironico, che è un lavoro che si farebbe volentieri a meno di fare poiché molto impegnativo.
Il bello è che Daniele di non essere nemmeno tanto soddisfatto del suo lavoro, però oggi quando siamo ripassati, era ancora lì. Tutto il suo tempo libero va lì. Chissà se vuole veramente finirlo.
io faccio parte del gruppo di quelli che ammirano la lentezza filosofica della costruzione del muro in questione.
Sono una estimatrice appassionata del “muro lento” e ora so anche chi ringraziare per lo spettacolo. Grazie dell’informazione.
E’ vero?!?
Anche io lo adoro e trovo bizzarro che a lui non piaccia e che passi il tempo a lamentarsi del suo lavoro ‘mal riuscito’!
Chissà se invece sa…quanto gli piace!
Ciao! Io sono Roberta, la figlia dell’artefice del “muro infinito”. Quando ha iniziato “n” anni fa, sapeva che, nn lavorandoci a tempo pieno, ci avrebbe messo un po’..ma nemmeno lui immaginava sarebbe stata un’odissea..!
La scelta di fare un muro in sasso naturale, se da un lato è ottima per ottenere un risultato esteticamente super, dall’altro estende notevolmente il tempo di lavoro in quanto, nn potendo adattare artificiosamente un sasso ad un’altro, bisogna cercare I sassi “adattabili” uno all’altro..! Per fare ciò ci vuole, oltre ad immaginazione e creatività, anche un saaaacco di pazienza..! ..se consideriamo poi che mio padre di suo è molto metodico, preciso e, molte volte, indeciso, si capisce come mai nn abbia ancora finito..! E poi si, è vero, si ferma anche volentieri a chiacchierare..!
Dove ha imparato? Prima da giovane lavorando per una piccola impresa edile locale e poi, una volta cambiato lavoro, applicando quanto imparato nella costruzione di casa nostra. Il muretto ed il cortile, sarebbero proprio la ciliegina sulla torta..! Lui è molto fiero di quanto ha fatto, anche se nn gli piace darlo a vedere..
Poi ora tra lo stress del suo lavoro abituale e l’età che avanza è anche un po’ stanchino..!
Ad ogni modo, vi garantisco che ha voglia di finire..!! Confidiamo nella bella stagione che sta arrivando affinché gli permetta d avere delle belle giornate per portare avanti la sua opera..! =)
Ciao Roberta,
grazie mille per la tua risposta e per le delucidazioni.
Invidio tuo padre un sacco, perché immagino quanto sia difficile e impegnativo portare avanti un’attività del genere. Ed è proprio per questo che ho deciso di scrivere in merito.
Oggi i lavori manuali sono richiestissimi e molto in voga, soprattutto quando fatti in modo certosino e oggettivamente bello come nel caso del vostro muretto.
Speriamo tutti in una bellissima e non troppo calda estate! 🙂