Pescetto, Milano.

Non un ristorante di pesce.

Non una pescheria.

Non un fast food.

La coda è lunga, sono più o meno 10-15 minuti di pazienza e prosecco gentilmente offerto dalla casa, il tutto per una piacevole scoperta: un modo di godere del pesce a Milano totalmente innovativo.

Piano piano ci si avvicina al banco e si comincia a fantasticare su che pesce scegliere, quale tipo di cottura preferire e se abbinare qualche contorno particolare, come le golosissime patate fritte fatte in casa.

Si sceglie, il personale è molto attento alle indicazioni dei clienti (non eccede nelle dosi e siete sempre in tempo per aumentare o diminuire) e il tutto è organizzato alla perfezione. Una persona prende il pesce, un ragazzo ne segna la quantità e la invia -digitalmente- in cassa. A quel punto in cassa si ordina da bere e si paga il totale, allo scontrino viene assegnato un numero che servirà per essere chiamati non appena il pesce sarà pronto. Nel frattempo un ragazzo porta il pesce fresco in cucina.

In meno di 10 minuti potrete andare con il vassoio di alluminio a ritirare i vostri piatti.

Nulla è lasciato al caso, dall’attesa all’ordine, dal ritiro alla qualità del pesce.

Pescetto nasce dall’idea di due giovani ristoratori milanesi, Emanuele e Alessandro, quest’ultimo, già con una grande esperienza nel mercato del pesce e figlio d’arte: il padre è il proprietario dello storico “Centro Ittico”.

Il locale è ispirato alla catena spagnola “La Paradeta” dove ciascuno può comporre il proprio piatto a piacimento scegliendo il pesce crudo direttamente dal banco come in una vera pescheria.

L’offerta di pesce è davvero ampia e garantita durante tutto l’anno dalla scelta di materie prime di qualità, fresche o congelate all’origine, nel pieno rispetto delle norme sulla sicurezza igienico sanitaria. La formula proposta è così semplice quanto innovativa, in linea con la richiesta del mercato: cibo di qualità, ambiente informale e prezzi contenuti.

Semplicità dei piatti per valorizzare le materie prime e abolizione del servizio al tavolo e del coperto a favore di una divertente collaborazione “self-service” con il cliente. L’arredamento è curato e il servizio avviene comunque su piatti di ceramica con posate di acciaio.

Un fast food di un certo tipo, insomma.

DA PROVARE!