Certi giorni è dura guardarsi allo specchio ed affrontare ciò che vediamo. Siamo umani e questo significa che non sempre facciamo e diciamo cose di cui siamo fieri. Siamo imperfetti, e va bene così.
Il lavoro costante di essere umani e consapevoli ci porta spesso a guardare verità un po’ più scomode, ma comunque andare avanti. La pratica ci aiuta a lasciare andare e portare l’attenzione sulle cose che possiamo controllare: tono e qualità dei pensieri, parole e azioni. Cerco di farmi sempre guidare dall’amore ma spesso mi trovo nel giudizio e quello che cerco di fare è di lasciare questa “zona tossica” per rimanere in ascolto. Ecco tre consigli per lasciare andare e portarci più vicini a noi stessi e agli altri.
Essere studenti, per sempre…
Spesso mi rendo conto che esprimo giudizi su me o sugli altri a causa della paura. Paura di non essere all’altezza, paura di non farcela, paura che l’altro sia più bravo, più forte, più attento… Mi fermo, respiro e… che importa? Siamo tutti qui per fare ciò che vogliamo fare nel migliore modo possibile, quindi proviamoci. Crediamoci. Impariamo gli uni dagli altri.
Pratica: Inizia dal rispetto. La prossima colta che ti senti insicuro o intimidito da qualcuno, prova a conoscerlo meglio, fagli delle domanda. Ognuno può essere un insegnante nel nostro percorso e sta ascoltare e capire quali nuove opportunità o sfide potremmo cogliere. Fai del tuo meglio per lasciare andare quella voce che ti butta giù e lasciati guidare, ascolta, impara. È davvero molto arricchente imparare da chi si stima e si rispetta.
Siamo diversi e allo stesso tempo tutti uguali.
Viaggiare molto mi ha permesso di incontrare persone da tutto il mondo, con storie uniche, d’amore, di bellezza, ma talvolta anche alcune storie più difficili. Siamo tutti diversi e tutti uguali poiché ognuno di noi viene guidato dall’amore. Giudicare qualcuno perché è diverso senza nemmeno sapere chi è veramente, cosa ha passato, perché è come è oggi è davvero arrogante e presuntuoso da parte nostra e nuoce anche alla nostra, di salute.
Pratica #1: La prossima volta che ti senti frustrato da uno sconosciuto, fai un profondo respiro e ripeti “I sono loro, loro sono me”. Unione. Umiltà. Una cosa sola.
Pratica #2: Prova ad iniziare una conversazione con qualcuno che sembra completamente diverso da te. O forse qualcuno che tutti ti dicono essere in un modo, ma che tu non ti sei mai preso il tempo di conoscere. Fidati delle TUE sensazioni. Ascolta gli altri, ma lascia che sia la tua esperienza a guidarti. Apri il tuo cuore, la tua mente, connettiti.
La comprensione inizia da te.
È impossibile amare qualcun altro se alla base tu non ami te stesso. Questa è la base. Iniziamo da qui.
Come mostri amore a te stesso? Come ti prendi cura di te stesso? Come parli a te stesso quando nessuno ti può sentire? Quanto tempo ed energia spendi a giudicare te stesso?
Pratica: Scrivi tutte le cose negative o aggressive che dici a te stesso. osservale, rileggile. Chiediti se le diresti mai a qualcuno che ami o a cui tieni particolarmente. E poi, inizia a “parlarti” in un’altro modo, a creare spazi per te, a scoprire cosa ti appaga e cosa veramente ti rende felice, ti nutre, è tuo.
Cosa fai per prenderti cura di te stesso quotidianamente?
Cosa ti fa sentire bene, energico e più vicino a te stesso?
Come puoi fare per aggiungere più di tutto ciò nella tua vita quotidiana?
Nei prossimi giorni prova questa meditazione guidata, per riconnetterti e non mettere te stesso dietro agli altri.
When in doubt, compassion is always the answer.
https://scuolataigong.wordpress.com
Bellissimo Articolo!!!