VOGLIA DI MINESTRONE

0) THE VALUE OF ZERO, guardate il video!

1)    SALUTE: un macelllllooooooooooooooooooo.

Diciamo che da una settimana mi sentivo finalmente riguarita dai miei infortuni vari: infiammazione alle ginocchia, stiramento del pettorale minore….così ho comprato le fascette che mi ha consigliato il medico ed ero pronta a ricominciare a correre….in tutto questo ho anche iniziato a considerare l’idea di variare spesso: spinning, yoga, bici, pattinaggio, surf(ho comprato la muta), etc…e così ho inziato ad andare sullo skate, attività molto in voga qui…beh, sono un fenomeno…sono andata da sola per la prima volta in vita mia e sono davvero stupita di me: niente di trascendentale, sto in piedi per 2 mt consecutivi…ma per me è la luna e mi diverte moltissimo!

Peccato che ieri, la seconda volta in vita mia, assieme a Tara e Corinne, io sia caduta(cadute molto simili al pattinaggio), come una pera……con tutto il peso, sul mio ginocchio sinistro piegato….il ginocchio sta bene….qualche muscoletto o legamento nei dintorni meno. Ieri sera ero pronta al suicidio dopo che ho dovuto lasciare l’aula di yoga per il troppo dolore. Stamattina era già tutto un pò più sopportabile…..presto sarò di nuovo sulla tavola. Intanto si registrano: un lieve stiramento al collo lato destro dovuto al colpo di frusta della caduta, un gomito viola, dolore alle costole a sinistra(botta), sbucciatura su fianco, mano, ginocchio sinistro, stiramento a incognito legamento ginocchio/polpaccio sinistro…..insomma, un vero e proprio ‘SINISTRO’. Ovviamente pantalone bucato…da vera guerriera impavida.

2)    LAVORO: qualcosa si muove…nell’aria, assieme al mio entusiasmo. Non dico nulla, vi chiedo solo incrociare le dita mentre continuo determinata la mia scrupolosa ricerca.

3)   CENA: Camu….questa è per te, ma con immenso affetto…a cena ho mangiato Falafel e Hummus, mentre iniziavo a guardare ‘My blueberry nights’, con il favoloso british accent di Jude Law. Vi prego di dimostrare interesse nell’argomento, poiché non credo che Camu abbia ricevuto abbastanza insulti sul suo blog… Per chi non fosse così familiare alla blogosfera, ieri Camu ha pubblicato un innocente post sull’evolvere delle piattaforme multimediali nel web 2.0, in cui sosteneva che presto, molti blog nati per il mero gusto di scrivere su di sé, sarebbero stati inglobati nei sempre più crescenti diversi social media(Facebook, Twitter, My space) che invadono la scena nel mondo internet. Vorrei saperne di più in merito e dire la mia, ma per ora credo di poter solo affermare che molti hanno frainteso suddetto post…e Camu si è preso una vagonata di insulti inutili. Una cosa mi ha fatto riflettere…sembra solo a me o in Italia ci sentiamo sempre attaccatti? Siamo così egocentrici? Ne parlavamo alla famosa cena italiana a San Diego…qualcosa non va, torniamo in negozio neri perché crediamo che un tono deciso ci aiuti e la commessa timida e sorridente risolve il nostro problema in 10 secondi…ce ne andiamo sempre con un tremendo senso di colpa. Avremmo ottenuto tutto, se non addirittura di più ,con calma ed educazione. Non in Italia però…

4)   FOTO 1: non è la prima volta che lo vedo negli Usa, nessuno che mi sappia dare una spiegazione?

5)   FOTO 2: qualcuno sa dirmi cos’è questo??? E’ un indovinello….io lo so!

6)   SPAZZATURA: Stamattina ascoltando ‘Deejay chiama Italia’ in Podcasting, ho scoperto il ‘Pacific trash vortex’. Si tratta di un’isola di spazzatura che si è creata in mezzo all’oceano, ovvero un punto in cui convergono tutte le correnti che trascinano tutta la plasticaccia ed i detriti lasciati in spiaggia negli anni. Quest isola ha l’estensione del Texas. Io ne sono rimasta sconvolta. Linus e Nicola, i due veejay del programma, non erano molto preoccupati, o meglio dire ‘schifati’, poiché essa si trova tra la California e le isole Hawaii…alchè mi sono chiesta: squali, petrolio, spazzatura, meduse….cosa ci troviamo di così bello in questo mare? E forse vero che siamo così attratti dal pericolo?

7) AMICIZIA: Sabato arriva A., la mia amica A., poeticamente definita come ‘l’ultima che ho visto e la prima che rivedrò’, poichè è stata lei ad accompagnarmiin aereoporto l’8 gennaio notte, quando sono ripartita da Milano in direzione ‘l’altra parte del mondo’. Queste cose fanno spuntare qualche riflessione. La mia della guida del mattino è stata: vi capita mai di rendervi conto solo a distanza di tempo di quanto avete sofferto in una fase della vostra vita, ma mentre la attraversavate era solo un gran casino e voi non capivate nulla, nemmeno che stavate soffrendo? Beh, ecco questo è il sentimento che io provo nei confronti del mese di gennaio, o delle due settimane succedenti il mio ritorno. Un gran casino: ero qua o ero là? E dove sarei finita? E perchè se sono stata così bene volevo tanto tornare qua? E perchè se là sembra tutto più bello e più facile io voglio restare qua? E’ stato bello solo perchè è durato poco? Ve l’ho detto che il 16 aprile avevo un volo verso casa, ma la troppa paura di tornare e ritornare scombussolatissima, di nuovo, mi hanno fermata dall’usufruirne?

8) PASQUA aka cosa significa vivere in un paese non prevalentemente Cattolico. Significa che il martedì, quando i tuoi coinqulini/amici ti dicono ‘domenica brunch da Robert, ognuno porta qualcosa’, tu rispondi: ‘WOW, ok! E’ il suo compleanno?’…e la risposta è….’No, è Pasqua’. E tu, che ti reputi la più cattolica di tutti, taci. Ho fatto anche la mia prima quaresima senza carne, ma E.L. direbbe: ‘così non vale’. Però un pò mi è mancato il vivere la quaresima come la viviamo noi, soprattutto considerato che adoro la Domenica delle Palme, mi è sempre piaciuto il mistero in cui è avvolto il Venerdì santo…e, centra poco con la religione, ma mi mancherà la Pasquetta italiana!

9) SCRITTURA: Stavate meglio quando io stavo peggio e scrivevo meno…ammettetelo!

9 pensieri riguardo “VOGLIA DI MINESTRONE

  1. mannaggia per la caduta! 😦
    ma leggo che ti stai “californizzando” alla grande quindi!

    anche io mi chiedo spesso la storia di queste scarpe quando le vedo…

  2. Ciao e complimenti per il Blog!

    Nel 2005 quando sono stato a NY mi hanno detto che le scarpe appese sopra i fili stavano ad indicare che lì c’era stato uno scontro tra bande e che c’era scappato il morto. Non conoscevo lo Shoe Tossing, anche perchè penso che sia una cosa solo americana per il momento…..

    Il pallone servirà per non toccare con la macchina nel muro?

    1. Vaxgelli the winner del ‘pallone’…e mi sembra chiaro che io sia stata l’unica a non capire cosa fosse…o quantomeno a trovarlo molto bizzarro!!!

      PS: grazie per il chiarimento sulle scarpe…non lo sapevo…la cosa bizzarra è che nel frattempo mi è venuto in mente che le avevo visto anche in Sicilia, il che rende la tua spiegazione ancor più credibile!

  3. 1) incredibile quanti valori possa avere lo zero. Bello lo spot, preferisco quando la pubblicità tiene conto di più forme d’arte, forse un modo di vendere più….leale.
    2)acciderboli! rimettiti in sesto e non avere fretta di risalire su quel “trabiccolo”, ma quando lo farai è d’obbligo munirsi di ginocchiere, gomitiere e caschetto. La sicurezza prima di tutto, le tue ossicine hanno un certo valore ricordalo ! Guarisci presto e bene.
    3)uh, uh, uh: argomento complesso e non voglio complicarlo poichè non sono in grado di disquisire su aspetti tecnici. Parlo, quindi, di pancia e dico che sono a favore del blog in tutte le sue sfaccettature che considero per la maggior parte positive. Credo che tenere un blog non significhi cercarne il successo o la popolarità a tutti i costi, per cui se nessuno ti legge automaticamente è un blog fallimentare e destinato a chiudere. Credo piuttosto che sia un bel modo per scrivere innanzitutto di sè, per sè e per interragire con il resto del mondo. Tutti gli argomenti sono validi poichè scelti dal tenutario, è mettere nero su bianco di ciò che ti sta a cuore, che ti intriga, che ti diverte. Libera è la lettura di chi entra e libero è l’eventuale commento.
    Non frequento FB, da quel poco che ho capito mi sembra uno spazio più frenetico, dispersivo, caotico. Per ora non ne sono interessata.
    Consiglio, se riuscite a recuperarlo dal sito RAI3, la visione della puntata di Report andata in onda domenica 10 aprile 2011: una interessante inchiesta su SN e quant’altro.
    4) Mi chiedo: una volta lanciate le scarpe si torna a casa scalzi ? Propendo per questa versione dei fatti:
    “Of course, only each individual shoe-thrower knows why his/her pair of shoes now hangs from a wire.”
    5)Sono d’accordo con Vaxgelli sull’utilizzo della pallina. E se così fosse, cavoli ma dov’è finito l’occhio dell’autista provetto ?
    6)Ho letto che è alla deriva, in rotta verso le coste californiane, anche l’immenso ammasso di detriti finiti in mare dopo lo tsunami giapponese. Povero mare, lo capisco quando si ribella e urla la sua rabbia in modo così tragico.
    7) Così passerai la Pasqua con qualcuno di più familiare, sono contenta per te. Forse ti farà sentire un po’ a casa senza dover prender un aereo e scombussolare le tue abitudini.
    8)allora Buona Pasqua a te e ai tuoi nuovi amici. Potresti introdurre qualche usanza italiana come farsi un giretto fuori porta lunedì di Pasqua….
    9) come vedi a un post lungo, una lunga risposta. Non è vero ciò che dici.
    Stai bene e stai su.

  4. Finalmente capisco perché qui a NYC e Bronx vedo un sacco di scarpe appese ai fili 🙂 Per la citazione, grazie per la solidarietà, molto apprezzata… e concordo su questo atteggiamento tutto italiano di attaccare ancor prima di capire 😦

  5. A. mi ha detto che all’aeroporto credeva che tu ti fossi dimenticata di andare a prenderla.
    che invece poi è stata così felice di vedere la tua testa tra la folla.
    che moustache in italiano si dice baffi, anche se si dice moustache in francese.
    che non si ricorda più chi produce quei fantastici occhiali di legno, ma si ricorda chi li possiede.
    che il postino suona sempre due volte. noi anche tre
    che sei l’unica persona al mondo che l’ha tenuta sveglia più di 48 ore.
    che non russa, fa le fusa.
    che ti lascia dormire ancora un po’, anche se hai detto che andavi a letto a leggere.

    lo.

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